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Siti di immersione

ARGENTARIO OBIDIVING è aperto tutto l'anno.

Si effettuano normalmente 3 uscite al giorno con il gommone: ore 9.00, ore 11.30 e ore 15.00 più eventuale notturna.


Possibilità di tuffi da terra con o senza guida partendo dalla piccola spiaggetta di fronte la sede del Diving.


Potete arrivare tranquillamente davanti al Diving con il vostro mezzo, scaricare l'attrezzatura e parcheggiare nell'ampio parcheggio gratuito del Siluripedio a pochi passi dal Diving.

Organizziamo immersioni tenendo in considerazione il livello e l'esperienza di ciascun subacqueo.

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Le nostre proposte di immersione:

Punta Lividonia

Profondità: 34-36mt | Difficoltà: Media

SOTTO IL FARO - è una immersione un po’ trascurata ma molto bella ed avventurosa. Il suo problema è che c’è quasi sempre corrente, sia verso nord che verso sud. Un reef stupendamente ricco di colori tra varie forme di spugne e vita sessile e quattro balze per raggiungere il fondo, tra i 34 ed i 36mt il percorso è corto, ma molto vivace. Infatti troveremo le solite gorgonie rosse, spesso aragostine, sicuramente molto corallo etc.  ma, risalendo nel percorso, troveremo interrato un divergente per le reti. Arriviamo alla foce della fiumara e lo risaliamo fino a trovare una nicchia sui 17 metri, con tana e cernia che ogni tanto è anche in casa. Risaliamo e ci ritroviamo sul reef, vicino all’ancora.

Calagrande Sud

Profondità: 40mt | Difficoltà: Media

PUNTA SUD - è molto bella, vi si può trovare uova di gattucci depositate sui rami di grandi ventagli di gorgonie rosse, gronghi e murene grandi, qualche volta l’aragosta etc etc. Peccato che la parte bella è a 40mt e oltre e che per raggiungerla dobbiamo prima attraversare un “deserto” di sabbia grossolana e sassetti

Calagrande Nord

Profondità: 32-34mt | Difficoltà: Media

PUNTA NORD - è meno spettacolare della punta sud, ma si arriva prima alla parete con le gorgonie ed alla massima profondità di 32/34mt. Peccato che la parete colorata è piuttosto breve, ma termina in una grotticella interessante da visitare. Al ritorno un grosso bidone ed una targa e poi rocce e coralligeno dove trovano ricovero murene e gronghi ed anche una piccola cernia.

Argentarola
La grotta della cattedrale

Profondità: 30-32mt | Difficoltà: Media

LA GROTTA DELLA CATTEDRALE - si scivola lentamente verso il fondo 32/34 mt tra grandi ventagli di gorgonie rosse. Sul fondo troviamo rametti di corallo rosso, qualche volta aragostine e, molto più raramente, l’astice. Si risale alla ricerca della difficile apertura della grotta della cattedrale. Una volta penetrati il nero cupo dell’antro mette una certa inquietudine, che però passa guardandosi indietro verso il lucernario, chiaro e illuminante  la via di uscita. Questo ci rassicura e procediamo. Scorriamo la parete  tra spugne e pesci di grotta e stalattiti fino a trovare l’altarino. Alla sua base vanno dentro e fuori i componenti di un bel branco di corvine. Proseguiamo ancora fino all’altare maggiore e fino ad un tunnel separato da un ventaglio di stalattiti e stalagmiti fuse assieme. La luce penetra filtrata dal ventaglio di queste colonne naturale. Lo spettacolo è più che emozionante. Il tunnel può essere penetrato, ma, a causa del limo presente sul fondo, la pinneggiata deve essere mutuata dal Side Mount. Si passa da un pertugio per tornare nella camera centrale dove ci accoglie provvidenziale il lucernario e di qui torniamo alla luce del sole ed all’ancora.

Argentarola
Punta giglio lato sud

Profondità: 28mt | Difficoltà: Media

PUNTA GIGLIO LATO SUD - ci si immerge abbastanza vicino alla punta dell’Argenterola che guarda il Giglio. Scendiamo lungo il fiume verso il fondo senza raggiungerlo ( 40mte più) Guardare sempre il fondo e muoversi cautamente perché, sui 28 mt, non è raro l’incontro con una grossa cernia “seduta” su un masso.. si continua lungo  la parete, tra gorgonie rosse ed uova di gattucci, fino a trovare il “libro Aperto” ed il camino. Alla sua base è quasi certo l’incontro con musdee anche grandi che sorvegliano l’ingresso. Il camino è per una sola persona alla volta, ma è estremamente sicuro e la sua volta è  piena di gamberetti (stenopodus ispidus ?). Visitato il camino si torna alla base passando dal terrazzo e lasciamo le gorgonie rosse. A seconda dei dati del computer e della scorta d’aria, si può finire visitando la grotta della bolla d’aria prima di risalire.

Argentarola
Punta giglio lato nord

Profondità: 13-17mt | Difficoltà: Media

PUNTA GIGLIO LATO NORD - l’ancora su un pianoro di circa 13 metri che attraversiamo  per raggiungere il reef. Lo risaliamo per un poco e poi lo scavalchiamo, per raggiungere un terrazzo che salta nel blu, zona ricca di murene. Si lascia il terrazzo e proseguiamo lungo una meravigliosa parete di gorgonie rosse, qualche volta infestate da gorgonie gialle. Sulla punta del libro aperto è facile incontrare un po’ di corrente. Una volta arrivati al libro aperto, scivoliamo sul fondo, dove ci sono le musdee e l’ingresso del camino. Esploriamo uno alla volta il camino e poi raggiungiamo il terrazzo. Una volta visitato il terrazzo si torna indietro e si risale lungo la costola del libro aperto. A 17 metri c’è una finestra. Ogni tanto un dentice vi appare per poi scomparire. Risaliamo e saltiamo il reef che qui è 11 mt e spesso con corrente e ci tuffiamo di nuovo nel pianoro verso l’ancora, non senza preima aver ammirato la miriade di bollicine che filtrano dalla roccia: è la nostra aria di quando siamo entrati nel camino

Il bove
Parete del bove, il traliccio

Profondità: 28mt | Difficoltà: Media

PARETE DEL BOVE, IL TRALICCIO - da farsi possibilmente la mattina presto, quando il sole non la illumina. Fa un effetto speciale guardare giù il fondo a 28 mt lungo una parete verticale. Sul fondo si prosegue verso il “libro aperto” dove comincia il corallo e le aragostine. Proseguendo si può toccare i 42 mt, ma solo per subacquei esperti e con brevetto TEC 40

Il bove
Baia del bove, punta del bove

Profondità: 19-30\42-46mt | Difficoltà: Media

BAIA DEL BOVE, PUNTA DEL BOVE - immersione per esperti. Si fa l’ancora a 19 mt su un fondale di massi, ottimo nascondiglio per murene, gronghi etc. si procede verso la punta quando di incontra, sui 30, un masso ricco di gorgonie rosse e corallo. Ogni tanto qualche aragostina o ricci dalle spine lunghe. Si procede verso la punta, cercando di mantenere la quota o poco più, poiché il piede poggia tra i 42 ed i 46 metri. Quando si raggiunge la rete persa, si inizia il percorso di ritorno, controllando di lasciare sempre almeno 2 minuti prima che il computer ci richieda la decompressione. Prima di riemergere visitiamo una nicchia piena di colore a dieci mt di profondità. All’ancora si torna mantenendo la quota per evitare decompressione di emergenza.

Il bove nord

Profondità: 34-36mt | Difficoltà: Media

PUNTA DEL BOVE NORD - si scivola lentamente su formazioni coralligene a 35 mt, tra gorgonie rosse e gialle

Scoglio del corallo
Il classico

Profondità: 18-19mt | Difficoltà: Media

IL CLASSICO - a seconda del livello di esperienza si può stare tra i 18 ed i 19 mt  o raggiungere il fondo del canyon, si prosegue a sinistra e, risalendo si trova il V che immette sulla parete del corallo, una parete intera coperta di corallo con i bianchi politi aperti. Si risale sul “baco” ed andiamo a trovare un grongo più grosso della grotta che lo ospita e poi torniamo all’ancora, controllando nelle cavità del grotto la presenza di piccole murene. È frequente l’incontro con la donzella pavonia.

Scoglio del corallo
Le grotte

Profondità: Non dichiarata | Difficoltà: Media

LE GROTTE - si comincia con il tunnel della “Testa di Morto” guardando bene sui lati della grande cavità per la presenza di un grosso grongo con le orecchie, poi si passa nel “sifone”, tunnel abbastanza stretto che consente il passaggio di due sub affiancati. Uno sguardo al fondo per eventuali presenze di corallo morto. Si termina visitando la grotta del bue e dell’asinello, davanti alla parete del corallo.

Scoglio del corallo
Il paretone

Profondità: 34-36mt | Difficoltà: Media

IL PARETONE - Un tuffo nel blu fino a 34/36 mt in perfetta verticale. Una emozione unica. Alla base controllate le grotticelle; qualche volta si affaccia un astice. Si continua fino a trovare la parete del corallo. Il ritorno può essere fatto dalla stessa parte, risalendo gradualmente di quota o girare in tondo  fino a ritrovare l’ancora.

Scoglio del corallo
Il braccio esterno

Profondità: 44-45mt | Difficoltà: Media

IL BRACCIO ESTERNO - una immersione per subacquei esperti o dotati di brevetto tec 40 perché la base è a 44/45 me ed il cappello è a 29 metri. La sua caratteristica è che non è molto frequentato e quindi il pesce è poco disturbato.

Secca di mezzo canale

Profondità: 17-63mt | Difficoltà: Media

Certo non è una immersione per tutti, col suo pinnacolo come una piuma  col sommo a 17 metri, piantato nel suo calamaio, un pianoro sui 24 metri largo quanto un piccolo appartamento e poi i suoi canaloni che scivolano attorno ai 45 metri rapidamente, cimitero di tante ancore ed ancorotti .... Il pianoro più allargato arriva rapidamente ai meno 55 per poi scivolare a visa d'occhio sul bordo estremo- e son almeno 63... al di là poi c'è il tuffo! Il problema è l'eccessiva visbilità che fa confondere le idee e sembrare il fondo molto più vicino di quel che è, e il tempo passa troppo rapidamente ! Ma l'incontro con gli astrosparti e con i ricci melone, o con la fauna pelagica e grossi dentici vale la pena di un percorso più lungo. Però per immergersi qui ci vuole qualche specializzazione in più, almeno il Tec 40 solo che.... l'immersione qui è strabiliante !

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